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giovedì 31 maggio 2012

Paura del terremoto? Ci pensa lo sciacallaggio 2.0

«Paura del terremoto? Molliamo tutto e scappiamo a Santo Domingo!». Segue link alla pagina con le offerte dei voli per la Repubblica Dominicana. Ecco come Groupalia, il sito che offre sconti su una serie di prodotti e servizi si pronunciava pochi istanti dopo il terremoto che ha colpito l'Emilia. Una velocità da record. Uno scatto da veri velocisti della comunicazione. Anticipando tutto e tutti sul tempo. Semplice no? Come non pensarci prima. Ma la brillante iniziativa di marketing non è rimasta un'oasi nel deserto. Il miraggio dell'acqua facile nel bel caldo africano della crisi economica fa gola a tutti. Anche altri siti come "Prenotable" e "Brux sport" hanno pubblicato tweet simili: «Paura del terremoto? Esorcizzatela con un bel pranzetto in uno dei nostri 800 ristoranti» e «Da oggi puoi assorbire le vibrazioni dei terremoti con Brux». E così le tre aziende sono state prontamente subissate su Twitter di insulti e si sono trovate costrette a fornire delle scuse. In particolare Groupalia per voce di Andrea Gualtieri, Country Manager per l'Italia: "Sono davvero costernato per quanto accaduto e chiedo scusa alla popolazione colpita dal sisma per averla offesa. Si è trattato di un gesto irresponsabile dettato principalmente da superficialità e inesperienza. La catastrofe che ha colpito la popolazione dell'Emilia Romagna non può e non deve ovviamente essere strumentalizzata; è una disgrazia che merita tutto il nostro rispetto.
Mi scuso ancora e, per esprimere vicinanza e solidarietà alle popolazioni colpite dal terremoto, l'azienda ha deciso di effettuare una donazione alla Croce Rossa Italiana, da destinare alle persone coinvolte nel sisma. Inoltre, pubblicheremo nei prossimi giorni un deal solidale, per chiunque voglia essere di aiuto e fare una propria donazione". Non esiste, forse, un'etica anche nella comunicazione? Ma quale rispetto. Il silenzio non è preso in considerazione. Superficialità? Inesperienza? Stupidità e idiozia sarebbero più appropriate come cause. Squallore e ribrezzo gli effetti. Sciacalli. Ogni cosa ha il suo nome. Scusate lo sfogo. Anzi non scusatelo. Ma le scuse, quelle dell'azienda, hanno un profumo particolare. Inconfondibile. Quello del vil denaro. Voilà una piccola donazione e tutto è risolto. La faccia è salva. Il brand pure. Ma perché poi andare fino a Santo Domingo quando c'è un'applicazione in commercio che promette di avvertire quando sta per arrivare una scossa? Si chiama “Allarme Terremoto” e costa solo 1,59 euro. Peccato che ovviamente non funzioni e che i terremoti non si possano prevedere. Ma nonostante ciò è tra le 25 applicazioni più scaricate negli ultimi giorni. Ma non disperate. Se vi sembra che costi ancora troppo prima o poi ci penserà Groupalia a proporvela con ulteriore sconto. Resta solo da vedere lo slogan per la vendita. Aspettiamo. Con ansia e fiducia. Le premesse non mancano. Peccato solo non ci sia niente da ridere.



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