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sabato 21 luglio 2012

Piastrine militari. Dentro o fuori dalla massa?


La teoria classica del giornalismo vuole che il vero reporter sia in possesso del fiuto della notizia. Il suo occhio vigile gli permette di cogliere un fatto, apparentemente insignificante, e trasformarlo in un evento nazionale. Certo, lo status professionale permette al giornalista di persuadere l'opinione pubblica. "Se lo dice lui, se lo scrivono sul giornale, sarà sicuramente importante". Chiaramente noi non abbiamo alcuna intenzione di viziare le menti dei nostri lettori. Lungi da noi, maledetta tentazione! Però permetteteci di allenare il nostro sguardo e, se possibile, di offrirvi qualche spunto in più di riflessione.
La "notizia del giorno" riguarda una di quelle macchine per fare le piastrine militari (foto). Nella stazione ferroviaria di Genova piazza Principe – e credo in altre stazioni e centri commerciali italiani – è presente, proprio nell'atrio del tabellone con gli orari dei treni. Per solo 3 euro si ottiene una bellissima military plates. Nella parte inferiore della macchina c'è il messaggio che, in teoria, dovrebbe convincere gli aspiranti clienti ad acquistarne una: "Esci dalla massa....personalizzati!". Per coloro che non fossero ancora convinti, si aggiunge: "Con le fantastiche medaglie di riconoscimento". Non entriamo nel merito delle logiche pubblicitarie. Bisogna vendere e questo è tutto. Non si vuole nemmeno convincere i lettori a non comprare questo prodotto. Non ci guadagneremmo niente e non rientrerebbe negli scopi di Carta di identi-libertà. Però una considerazione non offenderà nessuno, si spera.
Queste piastrine militari, come logico che sia, sono utilizzate negli eserciti di tutto il mondo. L'esercito è la massima espressione dell'annullamento della soggettività. L'individuo abbandona il suo corpo e il suo spirito per diventare parte del tutto. La massa è quel complesso di persone per cui l'individuo non ha alcun valore, perché sostituibile in tutto con un altro. È chiaro che l'esercito è il punto più alto di questa visione. Non è altro che massa allo stato puro. Mobilitazione perenne. Basti pensare alle marce delle forze armate dei sistemi totalitari. Non si riconosce nessuno, solo un gruppo indefinito di individui. Se qualcuno cade, non c'è problema: viene sostituito con un altro e nessuno si accorge delle differenze.
Detto questo, risulta complicato seguire il suggerimento del messaggio promozionale della macchina sforna piastrine. "Esci dalla massa" è un suggerimento interessante, ma proposto col mezzo sbagliato. Per non parlare del "personalizzati". Abbiamo bisogno di placchette con scritto i nostri dati? Siamo diventati degli animali, dei cani? Se ci perdiamo, grazie alla military plates, verremo riaccompagnati a casa? Quanti sforzi, quanti futili tentativi per evidenziare la nostra unicità. Ma la contraddizione di fondo è sempre la stessa. Apparire anziché essere. Dimostrare agli altri ciò che siamo, o che vorremmo essere, e non coltivare davvero i nostri pregi e apprezzare tutto quello che abbiamo da dare.
Vedete come è stato semplice. Basta un apparecchio in una stazione per ragionare. Forse anche meno.

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