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domenica 27 maggio 2012

Trafugatori battono pedofili 30 a 9. E la Chiesa vince il campionato: della vergogna.


Alla fine il colpevole, come nei migliori gialli, è spesso il maggiordomo. A destare clamore è che questa volta il colpevole non è un maggiordomo ma il maggiordomo di casa Ratzinger. Il "Corvo del Vaticano" come è stato prontamente battezzato Paolo Gabriele, da sei anni a diretto servizio del Papa. Le colpe a suo carico sarebbero quelle di violazione della corrispondenza di un capo dello Stato e, dunque, attentato alla sicurezza del Paese, la Città del Vaticano. Fiumi di parole su di lui soprattutto da parte dei rappresentanti della Chiesa indignati e fortemente addolorati per quelle carte segrete uscite dall'Appartamento vaticano. Indignati e addolorati o più concretamente preoccupati per la vicenda dei "Vatican leaks"? Mai come adesso la Curia appare ferma e intenzionata a combattere coloro che attentano alla sicurezza pontificia. Parole dure, posizioni ferree, nessuno sconto e pena massima. Qualcuno addirittura ha avuto l'intenzione di rimettere il mandato poi, rassicurato dalla nascente Commissione di inchiesta sui corvi, ha cambiato idea. Vero Bertone? Un affronto questo che ha messo in ginocchio la Santa Sede. Addirittura secondo la stessa <<un vero e proprio colpo di stato>> che ha intaccato, forse irrimediabilmente, l'immagine della Chiesa. Ma cosa conterranno queste carte segrete del Papa? Quali i contenuti? La Chiesa, cerchia ristretta e club tra i più esclusivi al mondo, vacilla. È giunto il momento di maggior chiarezza e trasparenza. Ma intanto per Paolo Gabriele, il capro espiatorio della mala-Chiesa, arriverà presto il conto della giustizia: rischia trent'anni di carcere. Se la pena venisse confermata lo scandalo risulterebbe un altro. Come giustificare i 9 anni e sei mesi per Don Seppia il parroco di Sestri Ponente condannato per violenza sessuale su minore, tentata induzione alla prostituzione minorile e offerte plurime di droga? Per quanto il paragone sia solo potenziale, non essendo ancora stabilita la pena per Paolo Gabriele, è giustizia questa? Ecco il messaggio che passa tra le righe da parte dell'incrinata Chiesa: abusare di minori e reato più lieve rispetto ad una fuga di notizie. Se l'immagine è davvero compromessa la causa non è certo attribuibile al mistero della carte segrete. Se la credibilità della Santa Sede è andata perduta le cause sono senz'altro più profonde e senza dubbio meno allo scoperto. Il corvo è innocuo rispetto ad uccelli rapaci. E la Chiesa trema. O , forse, trama.


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